Ieri sera distrattamente abbiamo deciso di andare al cinema, senza tanta convinzione…Solo otto persone in sala, “chissà che film è”, ci domandavamo, dalla locandina non si intuiva molto e dal trailer lo stesso… mah. Ed invece una meraviglia di film! Se avete occasione andate a vedere questa chicca australiana. Arrivato nelle nostre sale italiane solo quest’anno (in estate poi, quando tutti sono distratti da altro), dopo quattro anni dalla sua uscita, anni in cui ha vinto un sacco di premi!
Per fortuna è arrivato anche a noi.
Un film ironico, che fa ridere, che fa riflettere sulla vita. La vita sembra un tale disastro, ed invece proprio là dove non sembra esserci nulla, pian piano nasce un piccolo germoglio, che diventerà vita, amore, che diventerà un bambino, che diventerà un rinnovato rapporto tra padre e figlio.
E’ un inno alla vita, alla capacità di scovare strade nuove e di percorrerle pian piano, lasciando che lo stupore prenda il posto della paura.
Si parla di morte in questo film, di malattia, di poca voglia di prendersi delle responsabilità.. e Sarah Watt descrive tutte queste situazioni con grazia e maestria, sottolineando con la musica, con l’animazione e con un montaggio straordinario, le reazioni dei protagonisti di fronte all’inatteso, di fronte ad una vita che brutalmente chiede un significato diverso.
Non si esce dalla sala tristi, ma anzi con il sorriso, con la voglia di ritornare a vedere questo film, con il desiderio di scommettere molto di più sulla vita che si ha tra le mani.